Quando ero adolescente negli anni 80, amavo George Michael ed altri artisti di quel periodo come molte altre ragazze. A scuola invece c’erano alcuni insegnanti che li detestavano e che non rispettavano le passioni dei ragazzi. Pensavano che se i ragazzi avevano dei problemi la colpa era di George Michael, di Madonna, del calciatore, della tv, degli artisti e non dell’incapacità educativa di alcuni di loro.
Onestamente non sono mai rimasta turbata da nessun comportamento né di George Michael né di nessun altro artista, mentre mi hanno turbato molto di più alcuni comportamenti di certi adulti che dovevano essere educatori. Queste persone si sono mai chieste perché i giovani prendono come modello artisti come George Michael o Madonna e non prendono come modello nessun adulto vicino a loro?
Perché questi artisti oltre a regalare emozioni rappresentano ed esprimono attraverso la loro arte la libertà, a differenza di molti adulti che smontano i sogni dei giovani, tarpano loro le ali e fanno loro perdere la speranza, perché non credono in loro e non sanno stimolare in loro la passione e l’entusiasmo. I veri artisti rappresentano la sana libertà, la sana passione per la musica, quella libertà di cui gli esseri umani e soprattutto i giovani hanno bisogno, libertà intesa ovviamente come un valore sano, libertà di essere sé stessi, di essere diversi, di avere un cervello autonomo.
E credo sia inutile educare i giovani ai finti moralismi, perché i maggiori danni sul cervello della gente li hanno fatti tutte quelle vecchie sottoculture bigotte e quei divieti e giudizi sulle persone e su come devono vivere la loro vita, piuttosto che la “trasgressione” di alcuni artisti che dimostrano di avere molta più umanità e profondità di pensiero di chi attraverso i divieti vuole solo controllare le masse.
Delia Martyn – Copyright 2017 – Tutti i diritti riservati.
