George Michael: uno dei simboli della musica anni 80 (e non solo).

Era doveroso dedicare un articolo a George Michael sul mio blog nella categoria musica.

George è stato uno dei simboli della musica anni 80 e non solo.

Aveva tutto per piacere: talento, bellezza, dolcezza, determinazione, sensibilità.

Le ragazze della mia generazione erano cotte di lui che insieme ai Duran e agli Spandau Ballet era sempre in cima alle classifiche di quel periodo.

Io non facevo eccezione. Sono stata una ragazza molto timida e mi trovavo a disagio in mezzo ai miei coetanei e a differenza delle altre ragazze della mia età, non correvo dietro ai ragazzi ma rimanevo in camera ad ascoltare la musica, ovviamente anche di George e dei suoi Wham!

Ho sempre avuto molto intuito e le persone che ho ammirato e stimato, compresi gli artisti lontani, avevano sicuramente qualcosa di positivo che attirava la mia sensibilità.

George infatti mi attraeva non solo per il suo aspetto, ma perché percepivo la sua sensibilità.

La prima volta che ho ascoltato George è stata nella primavera del 1985 alla radio, ascoltavo la hit parade e lui era in classifica con l’album “Make it big” insieme al suo amico Andrew Ridgeley con cui formava gli Wham!

Io ero una ragazzina e quella canzone mi piacque subito. Dopo ho iniziato a comprare un settimanale per le ragazzine che era molto in voga all’epoca ed ho visto un servizio sugli Wham in Cina ed altre foto e poster di George.

In poco tempo ho iniziato ad apprezzarlo e come succede spesso alle ragazzine di quell’età, lo identificavo con il partner ideale che avrei voluto avere da adulta.

Sapevo che era così per ogni ragazza che lo amava, ma credo che ogni fan specialmente a quella età, pensa di avere un rapporto speciale ed esclusivo con il suo idolo.

In quel periodo George veniva spesso fotografato con delle bellissime donne: attrici, modelle, collaboratrici. Ma i giornali scandalistici parlavano spesso e in modo denigratorio della sua omosessualità, come se questa fosse qualcosa che potesse pregiudicare la sua carriera.

Io non davo nessuna retta a questi pettegolezzi e comunque non mi interessavano. Pensavo già all’epoca che anche se George fosse stato omosessuale io non avrei certo smesso di amarlo o di sognarlo e avrei continuato a seguire la sua musica.

Col passare degli anni ovviamente nella vita subentrano altre cose, ci si evolve e magari non sogni più di sposare il cantante famoso, come è normale che sia, però se ami un artista continui ad amarlo ed a seguirlo.

Io ho sempre continuato anche da adulta a stimare George sia come artista che come persona.

Non l’ho mai giudicato per i suoi problemi personali come invece purtroppo la stampa fa spesso. Sapevo che era una persona sensibile in modo estremo e la sensibilità porta a volte ad essere fragili e vulnerabili, anche se si è ricchi e famosi.

Non mi aspettavo che se ne andasse così presto, è stato un vero peccato, perché poteva regalarci ancora molta buona musica.

Quando ami degli artisti sin da piccola e ti accompagnano tutta la vita, la loro scomparsa ti sconvolge quasi come fossero dei familiari, perché é come se con loro andasse via un pezzo della tua vita, quella vita che hanno allietato con la loro arte.

Ma gli artisti hanno il privilegio di poter vivere per sempre proprio attraverso la loro arte.

George era un grande cantante, ha dedicato anima e corpo alla musica e forse è stato anche sottovalutato.

Quando riascolterò un suo brano o rivedrò un suo video mi tornerà alla mente quella bambina timida che sono stata che si sentiva così inadeguata e che sognava di essere protetta da un gigante buono che la difendesse dal mondo, dal viso dolce, dal corpo perfetto, dai modi gentili e dal grande talento che è stato George Michael.

Delia Martyn – 2017 – Tutti i diritti riservati.

 

 

Pubblicato da introversadoc

Sono Delia, mi occupo di teatro e scrittura. Amo la musica, il cinema, il teatro, la psicologia. Sono una persona introversa e sull'argomento ho scritto anche un libro in versione ebook e cartacea.