La misoginia dei narcisisti.

I narcisisti sono profondamente misogini. Io sono cresciuta in un ambiente dove avevano una mentalità medievale. Erano molto rigidi con le ragazze e con le donne ed avevano un finto moralismo.

Con la scusa del “preoccuparsi” delle ragazze, le tenevano in pugno e le controllavano e manipolavano come burattini. Ma poi ad un certo punto si davano la zappa sui piedi.

Infatti più eri buona per natura, più eri sensibile, più avevi un animo puro, più eri delicata e più ti trattavano come se fossi tutto l’opposto. Ti trattavano in modo brutale, ti offendevano pesantemente, ti riempivano di parolacce. Si approfittavano della tua buona fede volendoti fregare e prendendoti in giro. Pensa che considerazione che avevano di te.

Il messaggio che ti davano era di profonda incoerenza e contraddizione, di ipocrisia e perciò di non credibilità. Quello che trasmettevano infatti, era che visto che più eri buona e più ti maltrattavano, tanto valeva essere cattiva, così almeno ti facevi maltrattare per una ragione e poi questi maltrattamenti potevano cambiarti in peggio.

Se avessero avuto una vera morale, avrebbero rispettato le donne, soprattutto se erano indifese. Invece questi atteggiamenti tradivano la loro vera natura e le loro vere intenzioni e li facevano mostrare per ciò che erano. Bella educazione che davano alle ragazze, belli gli atteggiamenti a cui le esponevano. Era quello il modo in cui si trattava una ragazza timida, inibita e indifesa?

Ovviamente in questo modo non si tratta nessuna donna. Questa era tutta la loro morale. Infatti i narcisisti hanno una morale medievale con gli altri, ma poi loro fanno tutto quello che vogliono, anche calpestando i diritti ed i sentimenti degli altri, illudendosi di essere moderni quando invece sono solo volgari, immorali e degradati, con una profonda arretratezza culturale.

Alcuni dicono che i narcisisti siano intelligenti. Io invece credo che siano di una stupidità disgustosa e di un’ignoranza grassa, che abbiano una mentalità infantile e che si portino avanti solo con la malignità, che compensa proprio il fatto che non hanno intelligenza. Queste persone non sono così sveglie come vogliono far credere.

Il modo in cui trattano una ragazza o una donna è semplicemente indecente e schifoso, soprattutto in quelle “buone famiglie” di una volta, che però persistono ancora oggi, dove vogliono far passare il messaggio che il modo in cui ti trattano sia educativo e magari pensano pure di fare bene.

La verità è che è quanto di più diseducativo ci possa essere per una ragazza ed anche per i ragazzi, che vedono le donne trattate così. Sono disvalori fatti passare per valori e c’è ancora gente che porta avanti questi modelli, invece di abolirli una volta per tutte.

Ma la cultura narcisista odia tutto ciò che è diverso, che è minoranza, che vede come una minaccia al proprio potere, tutto ciò che non può controllare. Sono egoisti, non gliene frega niente della tua crescita, vogliono avere un totale controllo su di te e renderti dipendente. Così possono continuare a mettere in pratica per sempre i loro metodi malati, risolvere le cose a modo loro per poi poterti dire che sei tu che sei incapace e che non hai personalità, proprio quella personalità che ti hanno sempre soffocato.

Ovviamente fanno gli scaltri con te, ma poi non hanno neanche gli attributi per assumersi le loro responsabilità, arrivano a negare l’evidenza. Infatti l’autorità la vogliono per comandare, ma non certo per assumersi responsabilità.

C’è anche da dire che in questi ambienti tossici, il narcisista principale può fare qualunque abuso nei confronti della persona che ha scelto come vittima ed il gregge di pecore intorno a lui gli reggerà sempre il gioco e gli salverà l’apparenza, negando la realtà.

Se il narcisista manipolatore e psicopatico abusa emotivamente, psicologicamente, verbalmente della vittima, la manipola come manipola tutti quanti, la ricatta moralmente, fa leva sul suo senso di colpa, le fa gaslight, la svaluta, la accusa di difetti e atteggiamenti che ha lui, la fa sentire o apparire cattiva e perciò la calunnia, la insulta, le urla addosso, insomma la perseguita in tutti i modi, tutte le persone intorno a lui, indottrinate da lui, cominciano a ragionare e comportarsi come lui, lui fa le cose e poi attribuisce la colpa alla vittima ed il suo gregge di pecore fa la stessa cosa. Tutti fanno gaslight, tutti negano l’evidenza.

Nessuno mette il narcisista di fronte alle sue responsabilità, nessuno gli dice che sbaglia. Così come gli salvano l’apparenza per queste cose che sono già gravi, gli potrebbero salvare l’apparenza per qualsiasi cosa, anche per cose estreme, per cui queste persone potrebbero fare quello che vogliono senza limiti, perché nessuno gliene mette, soprattutto nei confronti del capro espiatorio, che in genere è una persona migliore degli altri in quell’ambiente, ma che non ha alcun potere, alcuna credibilità, è isolata ed è vista come una mente facilmente manipolabile, per cui quando comincia a star male o a manifestare i danni che il narcisista le ha fatto, fanno credere che questa persona sia malata, oppure quando non la possono più manipolare perché la vittima dimostra consapevolezza o inizia a parlare a qualcuno di tutto ciò, la fanno passare per cattiva, per bugiarda e via dicendo.

La prassi è questa. Questi sono i cavalli di battaglia di questi soggetti.

Ovviamente queste sono forme di violenza psicologica che sono sempre esistite, ma se ne parla meno rispetto alle altre; violenze di cui sono vittime più le donne rispetto agli uomini.

Tenere in pugno una donna, toglierle la libertà personale, usarla come capro espiatorio, trattarla da incapace, farla passare per matta, darle la colpa di tutto, prenderla come bersaglio di un’intera famiglia.

È importante conoscere queste dinamiche, per non dar più credito ai narcisisti perversi, ma per salvare la vittima e restituirle il diritto ad una vita sana, normale, senza nessuno che si approfitti di lei e che sfrutti le sue vulnerabilità.

Delia Martyn – 2021 – Tutti i diritti riservati.

 

 

 

Pubblicato da introversadoc

Sono Delia, mi occupo di teatro e scrittura. Amo la musica, il cinema, il teatro, la psicologia. Sono una persona introversa e sull'argomento ho scritto anche un libro in versione ebook e cartacea.