Non tutti gli introversi hanno avuto le stesse esperienze e fatto lo stesso percorso di vita.
Alcuni di loro sono stati fortunati a vivere in un ambiente che li ha compresi e accettati, che non li ha mai fatti sentire sbagliati, e questo ha permesso loro di sviluppare assertività e sicurezza in sè stessi con le quali hanno potuto raggiungere tanti obiettivi nella vita.
Altri invece specialmente quelli che sono stati ragazzi qualche tempo fa o che hanno vissuto in ambienti non particolarmente colti, possono aver avuto esperienze sfortunate, di incomprensione verso la loro personalità e tentativi di correzione dell’introversione.
Molte di queste esperienze li possono aver segnati e infragiliti, possono aver loro causato disagio, non hanno permesso loro di realizzarsi come avrebbero meritato nella vita.
Ognuno parla riferendosi alle sue esperienze di vita ma non conosce la vita e le esperienze sfortunate degli altri, non conosce le difficoltà che gli altri hanno avuto o la sofferenza che tutto questo ha causato, per cui credo che nessuno si debba permettere di banalizzare o ridicolizzare il disagio o la sofferenza degli introversi che nella vita hanno avuto esperienze più sfortunate, nè di dire che sono pseudovittime.
Se alcuni di loro a un certo punto della vita si “incattiviscono”, è proprio perchè spesso vengono lasciati soli e non hanno nessun sostegno. Credo invece che gli introversi che sono stati più fortunati non dovrebbero caricarli di ulteriori tensioni, ma cercare di capirli, dando magari anche consigli in maniera costruttiva e dimostrando sensibilità e solidarietà.
Delia Martyn – 2017 – Tutti i diritti riservati.
